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Equivocarse es importante

 

Equivocarse es importante recoge 27 poemas del joven Vomitronic (pseudónimo), editado por Ebediziones en 2014. El hilo conductor que atraviesa esta colección poética es el amor que el autor-protagonista siente por su pareja, la música y el pasado, pero también el amor imposible hacia una gran amiga.

Las referenias autobiográficas del escritor gaditano se reconecen ya en algunos títulos de esta obra debutante y ambiciosa al mismo tiempo: Sagasta nº 2 y Endenburgh por citar sólo unos de los numerosos elementos.

Una verdadera confesión íntima la encontramos en la lírica casi prosaica de Getsemani, cuyas rimas dinámicas y sobretodo cuya fuerza expresiva provocan en el lector una sed sincera que quiere prolongar el placer de seguir compartiendo la "poesía" de Vomitronic: “Puede suceder que precisamente aquí se acabe... O que como un zombi me levante con hambre de tu carne, cansado de tocarme casado con el arte que parte de tu sangre con partes que comparten cada pizca, cada miga,cada amiga...Lo que daría por tu liga [...] Tranquilo, que por amor nadie murió, eso me dijo y desde un quinto se tiró.”

(Daniel Pugliese, 2014 Appenzell, Switzerland)

 

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Rilegatura, copertina e impaginazione di ottima qualita' per la pubblicazione, che si serve delle moderne tecnologie del digitale. Tiratura in 137 copie. Gli ebook, assieme ad edizioni come queste (per chi preferisce il cartaceo), sono le vere chiavi di volta per il futuro di una editoria indipendente.

L'opera e' soggetta al copyleft: la riproduzione totale o parziale dei testi e la modifica degli stessi sono permesse dall'autore, detentore dei diritti sull'opera, a patto pero' che non ci sia uno scopo di lucro.

Il volume, che rappresenta il secondo tomo della collana "Serie pesia joven" dell'editore Ebediziones; e' stato presentato a Cadiz (citta' dell'autore), Madrid e Granada.

L'autore gioca sapientemente e piacevolmente con le parole, regalando delicate emozioni e profonde riflessioni celate dietro ogni componimento.

Diversi i temi trattati, a cominciare dai tormenti e dalle contraddizioni di un amore perduto o non ricambiato, espresso magari solo attraverso un fugace scambio di occhiate, le cui pene spingono a volte a gesti estremi come il suicidio. Quando si parla di amore difficile mantenere il giusto equilibrio dosando cuore e ragione: a volte l'essere troppo coperti e “attendisti” porta a far scappare determinate occasioni, ma anche l'essere un po' troppo precipitosi porta a volte allo stesso risultato.....come fare allora? “Il cuore ha sempre ragione” diceva  Erasmo da Rotterdam.

Amare veramente una persona significa rispettarla e volerle bene per quello che e', con i suoi pregi e i suoi difetti, senza pretendere di voler cambiare l'altro secondo il nostro desiderio.

La ricerca di sentimenti veri si spinge al di la' della mera dimensione di coppia, estendendosi all'intera societa' di oggi, dominata dal sistema capitalista secondo cui tutto cio' che non porta denaro non serve a nulla, in base all'avvilente meccanismo produci-comsuma-crepa: non tutto si puo' comprare con il denaro, specialmente i sentimenti...”se voi sapere quanto sei ricco conta le cose che possiedi, e che il denaro non puo' comprare” diceva Seneca.

Un amore, quello disegnato dai versi di Vomitronic, a volte insano, che sfiora la follia fino a desiderare di strapparsi il cuore pur di liberarsi da una tale stregoneria: “me faltabas tu, y ahora me falto yo”.

Non e' mai troppo tardi per innamorarsi degli occhi di una ragazza, quegli occhi verdi come zaffiri che tanto ammaliano l'autore in piu' di un componimento...

E' un'anima errante quella che si esprime dietro questi versi, capace di supplicare in ginocchio pur di riuscire ad invitare ad un caffe' la donna amata...un'anima che poi, come una stella malata, si congeda con dolore dalla sua storia d'amore, eclissandosi nell'immensa oscurita' dell'universo.

Sono versi, quelli di Vomitronic, a tratti anche dotti, che celano riferimenti a Dante, alla Bibbia, al Vangelo, alla storia antica.

Il componimento “Romani ite domum” rappresenta un divertente scherzo letterario.

“Se l'avventura ti sembra pericolosa prova la routine, e' mortale” ha scritto Paolo Coelho: il corpo si nutre di cibo per vivere, ma l'animo umano ha bisogno di sempre nuovi stimoli per sopravvivere alla monotonia di tutti i giorni, nella quale l'autore stesso perde, metaforicamente, la vita: “Pobre, joven, hombre, lo conoci', su nombre era Vomitronic” (vedi “Habitual”).

Dai versi di Vomitronic emerge anche una critica al sistema a 360 gradi: tali infatti appaiono i componimenti “Aclaraciones” e “Buenos dias”, dove in poche righe viene dipinta a tinte fosche una istantanea del mondo di oggi, ove il benessere prevale in una proporzionalmente piccola fetta del mondo, mentre il resto dell'umanita' soffre la fame, la sete, e muore ancora per una semplice influenza; dove personaggi famosi si fanno fin troppo “belli” ostentando campagne umanitarie che non impediscono certo che la gente continui a morire per problemi altrove inesistenti e/o debellati da tempo...un mondo dove le banche la fanno da padrone, dove le imprese capitaliste praticano forme di schiavitu' moderna con le loro condizioni di lavoro, dove il nazionalismo, nonostante le  lezioni della storia, osa ancora attentare alla liberta' dei popoli...un mondo dove l'umanita' e la dignita' si perdono dietro un sistema che pretende di manipolarci con farmaci e ridurci allo stato di codice a barra.

Un libro agile che si legge tutto di un fiato, al quale auguro la migliore fortuna. A Vomitronic un grande “ad maiora”!

(Danilo Maucieri, 2014, Pantalica, Sicilia, Italy)

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